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8 regole d'oro per non perdere la testa con nonni e suoceri

Ah!I suoceri! Ah! I nonni! Questi genitori delle volte ci fanno proprio impazzire! Quando una coppia decide di dare vita e corpo al progetto di stare insieme e costruire la propria famiglia deve inevitabilmente fare i conti con il bagaglio di storie, parentele, presenze e assenze che ogni partner si porta dietro.

E se fintanto che si è in due la situazione si riesce a malapena ad arginare, quando arriva il primo nipotino possono nascere o tornare a galla incomprensioni e difficoltà nella gestione dei limiti e dei sottili confini che demarcano le diverse famiglie.

Non è per niente facile fare i conti con gli intricati intrecci di ruoli che si combinano in un mix talvolta esplosivo e che può vedere regnare sovrani indiscussi malcontenti, dissapori, e la delusione negli occhi di un bimbo che si sentirà oggetto della discordia. Noi genitori in tutta buona fede e con profondo amore sbandieriamo con orgoglio il nostro progetto educativo, e ci risentiamo profondamente se quelli intorno a noi non lo condividono o, peggio ancora, non lo eseguono passo passo.

Riusciamo però anche con imbarazzante facilità a perdere di vista che l'interesse principe di ogni nostra azione educativa deve essere la serenità dei nostri cuccioli, e la coerenza tra ciò che professiamo e ciò che diamo.

I bambini non possono e non devono crescere in un'ampolla ipocrita in cui regna una fittizia armonia tra tutti, ma devono sperimentare che tra gli adulti di riferimento c'è solidarietà e rispetto, che non si fa gioco sporco, non c'è slealtà, e che la sua esistenza non è la causa che ha generato quei dissapori. Spesso le storie che le famiglie portano sono di incomprensioni, rancore, diritti non rispettati, responsabilità non assunte, abbandoni, allontanamenti, scelte sbagliate.

Situazioni difficili da digerire e da affrontare.

Nei momenti di incomprensione, quando il legame è contrassegnato da forte conflittualità o insormontabile distanza affettiva, l'intervento con uno psicologo relazionale favorisce la comprensione delle dinamiche sia di coppia che familiari.

Come sempre, ogni suggerimento vuole essere spunto di riflessione, mai preconfezionato ma da adattare e modellare alle storie, alle esperienze e alle difficoltà di vita che ciascuna coppia e famiglia ha affrontato e porta con sè. Quali possono essere semplici regole salvavita da tenere presente? Ecco un breve vademecum per grandi, medi e piccini:

1) diceva nonno libero: "una parola è troppa, e due sono poche": evitiamo di tediare nonni, cugini, parenti con informazioni non richieste come tutti gli studi scientifici e non pubblicati in ordine cronologico che vi danno ragione sul perchè abbiate scelto di seguire una certa linea con vostro figlio. Confrontarsi è sempre un arricchimento reciproco, ma ricordiamoci che se sentiamo il bisogno di dimostrare che la NOSTRA è la scelta giusta, probabilmente all'altro arriverà saccenza e immaturità, non ascolterà e passerà al contrattacco.

2) "Patti chiari, amicizia lunga". Specie se i genitori avranno bisogno dei nonni nella gestione quotidiana, è bene mettere in chiaro da subito con diplomazia e umiltà quali sono le regole che volete vostro figlio apprenda. Motivatele con poche e semplici spiegazioni, così che non passino come dei diktat. Spiegategli il bisogno di sostegno nella costruzione del vostro ruolo genitoriale, che con fatica vi state costruendo, volendo essere per vostro figlio un porto sicuro, autorevole e rispettato. Trasmettergli il desiderio di far entrare anche loro nella vostra quotidianità, e che per far si che questo avvenga avete bisogno della loro comprensione e disponibilità;

3) "Non c'è complice migliore di un nonno che ti ama": noi genitori abbiamo il delicato compito di preservare il nostro ruolo, ma al contempo favorire la creazione di uno spazio di conoscenza condiviso tra nipote e nonno. I nonni devono fare i nonni, con tutte le accezioni che hanno portato tanti di noi così tanto quando eravamo piccoli, e ad averli ancora nel cuore. Con loro si può andare un pò oltre la regola qualche volta, ci sono segreti inconfessabili che tali devono rimanere, c'è quel magico rifugio guardiano di mille giochi e pomeriggi trascorsi insieme. Noi genitori non dobbiamo sentirci minacciati da questa complicità. Essa è risorsa e patrimonio inestimabile per i nostri figli. Con una dose abbondante di pazienza e chiarezza, concordando i limiti e le sfumature oltre cui non andare, possiamo sostenere questa fantastica combriccola nel crearsi uno spazio proprio, senza per questo sentirci traditi o, peggio ancora, affrontati.

4) Non è una gara. In ballo non deve esserci nè l'affetto del piccolo nè il premio per il genitore più figo della discendenza. Se c'è qualcosa che abbiamo in sospeso con i nostri genitori, o con i suoceri, è bene affrontarlo da adulti su un piano adulto, racimolando tutte le briciole di coraggio che abbiamo, ma riuscendo così a garantire a nostro figlio la giusta chiarezza su come i grandi risolvono le questioni e il suo diritto a vivere la propria infanzia.

5) "Qui riposa la mia amata suocera: Signore, accoglila con la stessa allegria con cui te mando" (iscrizione funeraria). Quello tra nuora e suocera è un rapporto colorato da sfumature di competizione e incomprensione che ha profonde origini sociali e culturali. C'è da dire però che non è sempre così, e soprattutto che non è detto che debba andare per forza così.

In questo gioco del tiro alla fune tutto al femminile le nuore dovrebbero tener presente che far paragoni con la propria famiglia di origine o mettersi in competizione con suocera&co non serve se non a creare un clima di tensione sia tra i parenti che nel rapporto di coppia; la suocera dovrebbe tener a mente che c'è stato un tempo in cui suo figlio era principalmente...figlio, e che adesso è adulto e deve farsi le ossa per adempiere agli altri ruoli che ha scelto di rivestire.

L'imposizione non piace a nessuno: offrite il vostro aiuto, siate aperti ad accoglierlo. In alcuni casi può far la differenza l'intervento diplomatico ma deciso del marito/figlio. Per quanto sia imbarazzato o non avvezzo, potrà mediare tra le incomprensioni di nuora e suocera: non significa decidere chi ha torto e chi no, o che tutte le nuore debbano stressare il proprio marito intimandogli di prendere una decisione!

C'è ben poco da decidere: una è la madre, l'altra è la moglie, e sono probabilmente le donne più importanti della sua vita. Non si tratta di scegliere, ma mediare laddove ci siano rigidità caratteriali evidenti che possono minare il rapporto presente e quello con il nipotino. Infondo, se queste due regine percorrono un pezzo di vita insieme è per amor suo.

6) Gli uomini sono una risorsa: per un'armoniosa vita familiare ognuno di noi deve imparare a lasciare dello spazio e a prendersi dello spazio. Ritagliatevi del tempo per conoscere il vostro bambino, riscoprite la parte creativa di voi per giocare col vostro nipotino. I nonni e i papà sono portatori di un bagaglio di risorse e competenze relazionali che possono entrare in gioco positivamente e arricchire la vita familiare di tutti.

7) i nonni possono essere una sorpresa, anche bella! Così come per la coppia la nascita di un figlio smuove energie e risorse nuove, così anche i nostri genitori/suoceri possono sorprenderci con doti che, quando non erano nonni, non avremmo mai potuto immaginare che avessero. Riuscire ad avere uno sguardo più ampio sui difetti e pregi dei nostri familiari (e sui nostri, non dimentichiamolo!) ci consente meglio di integrare anche le nostre immagini interne di figli/genitori, evitando di arroccarci su posizioni di principio e di rivincita che non sono evolutive.

8) Nel rapporto con nonni e suoceri la parola d'ordine è FLESSIBILITA': facciamo un bel nodo al fazzoletto ;)

Articolo pubblicato anche sul blog The Social Media Mama



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